Presentazione del libro «In questi tempi di fervore e di gloria. Vita di Gaetano Azzariti, magistrato senza toga, capo del Tribunale della razza, presidente della Corte costituzionale» di Massimiliano Boni (Bollati Boringhieri) (27.01.2022)

2022-08-20 05:56:30 By : Ms. Maggie Lee

direttore editoriale della Casa Editrice Bollati Boringhieri

presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI)

assessore alla Cultura al Comune di Roma

direttore editoriale della Casa Editrice Bollati Boringhieri

scrittore, consigliere della Corte costituzionale

direttore editoriale della Casa Editrice Bollati Boringhieri

presidente dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI)

assessore alla Cultura al Comune di Roma

scrittore, consigliere della Corte costituzionale

Nel frattempo a che aspettiamo che arrivi a una una quarta poltrona sul palco Vidal benvenuto oggi nella nella catena Feltrinelli Succedono un po'di cose tra cui quella questa presentazione di Roma A Milano Genova Roma Napoli Verona Bari e Palermo a partire da oggi e per i prossimi quattro giorni ospiteremo nelle varie città dei degli incontri legati al tema della Shoah e al Giorno della memoria Ritrovate poi questo questo tema anche sui nostre canale digitale dove comunque ci sarà La possibilità di vedere quello che è successo e quindi diciamo che siamo tutti uniti in questa in questo momento di che non è soltanto ricordo come tutto quello che si dice in giro Testimonianze voglia comunque di di riflettere ancora sull'argomento Qui a Roma Graziella Bollati Boringhieri grazie Massignano Boni Affrontiamo il il tema in una in una maniera diversa nel senso che partiamo dalla da una figura quella di Gaetano da reti che dall'interno ha permesso di che che tutto succedesse che tutto avvenisse in maniera molto legale questa è un è un è un aspetto sicuramente molto interessante poco trafficato fino ad ora quindi ricostruendo un personaggio realmente esistito riusciamo entra nelle nella stanza dei bottoni di di quel periodo Quindi abbiamo con è stasera Massimiliano Boni che l'attore di questo di questo di proverbi chiedi consiglio caldamente con Luigi Noemi Disegni presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Miguel Gotor assessore alla cultura di Roma e da Milano non è potuto essere con noi e quindi con grande piacere Entrato Michele Luzzatto della Bollati Boringhieri che ci illustrerà insieme agli altri in questo progetto grazie mille Sì sì Ci si può togliere la mascherina vero mentre si fa benissimo a bene a nome del dell'editore io ringrazio moltissimo quanti sono intervenuti oggi anche perché una giornata molto particolare e so che il cielo visto che il centro di Roma è abbastanza un percorso ad ostacoli in questo momento e quindi forse sarà stato più difficile per alcuni raggiungere nella Galleria Alberto Sordi ringrazio molto la la libreria Feltrinelli per l'ospitalità che ci ha dato Siamo qui non solo in occasione del Giorno della memoria che naturalmente è una questione importante è una celebrazione che da molti anni ci costringe in qualche modo a fare il punto una volta all'anno su sul nostro passato a fare i conti con quello che è stato in Italia il fenomeno razzista le leggi razziali l'antisemitismo e mantenere altane in qualche modo la tensione verso un fenomeno che per la verità non accenna tanto diminuire anzi in più di un'occasione cita preoccupazioni persino crescenti ancora oggi Dal punto di vista editoriale noi ogni anno proponiamo libri nuovi sull'argomento ne abbiamo anche molto in catalogo ma in particolare oggi è molto gradito per me presentare questo libro di Massimiliano pone perché è un libro che contiene molti temi al suo interno è un libro di storia istituzionale e la biografia di un uomo la biografia di un uomo che è riuscito a galleggiare in favore di vento attraverso tre regimi differenti dall'Italia liberale giolittiana di inizio secolo Passando all'interno del regime fascista né del Ventennio Agli altissimi livelli nella magistratura e attraverso un processo di epurazione che non la epurato diventare poi prima consigliere qui addirittura presidente della Corte costituzionale della Repubblica italiana è un è un uomo che in qualche modo abbiamo considerato paradigmatico di come in qualche modo la nostra nazione non abbia mai veramente fatto i conti con il proprio passato fascista Un uomo al quale sono state dedicate vie bustini in Corte Costituzionale onori durante i suoi funerali quando poi è venuto a mancare Un uomo che in qualche modo ai riuscito a nascondere in una parentesi quello che è stato la sua è stata la sua attività legislativa all'interno dell'ufficio del ministero di grazia e giustizia nel quale ha operato per quindici anni buoni Contribuendo alla scrittura alla stesura delle leggi probabilmente anzi sicuramente anche delle leggi razziste emanate nel mille novecentotrentotto Dal regime fascista E e questo in qualche modo non è stato considerato un'aggravante della sua posizione anzi lo ha portato successivamente a diventare la quinta carica dello Stato repubblicano democratico Ecco questa è una cosa che in qualche modo deve farci pensare nel momento in cui oggi A distanza di molti anni ogni anno torniamo il ventisette di gennaio a a ragionare sulla sul nostro rapporto con il nostro passato Ora parlare di questo libro che è un libro dicevo che contiene molti percorsi il percorso di un uomo ma anche il percorso diciamo tutto a costo di storia istituzionale e storia della giurisprudenza italiana Può essere letto diversi livelli è un libro che viene da molto lontano so che l'autore ha cominciato a ragionare su Gaetano Azzariti credo che sia ormai dieci anni fa almeno Ed è arrivato alla stesura di questo libro Traverso che noi abbiamo accolto con grande con grande convinzione in casa editrice Attraverso lunghi studi e La l'acquisizione di carte anche inedite che vengono per la prima volta riproposto in questo libro A parlarne oggi abbiamo un parterre di vera eccezioni eccezione la presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Noemi Disegni l'autore che è consigliere a sua volta dalla Corte costituzionale E l'assessore alla cultura del Comune di Roma Miguel Cotto Ecco io darei per prima la parola a Noemi Disegni e ringraziando la moltissimo da parte nostra terra aver accettato il nostro invito E vi ringrazio volta grazie mi Si sente anestesisti facciamo Parlo un po'a lì Mi è più facile sganciarmi magari ad altre in ragionamenti Allora grazie per questo invito è a voi tutti che dedicate una parte del vostro pomeriggio questo approfondimento sicuramente anche la giorni il giorno ispira questa riflessione sicuramente i collegamenti sono molti E quindi anzitutto a Massimiliano veramente l'apprezzamento per per essere stato capace di raccogliere un'infinità di dati Di di documenti dati informazioni Che sono inseriti in questo testo forse riduttivo chiamarlo dice veramente un un un Codice intero che descrive la vita di di Azzariti e quindi anzitutto per il livello di di informazioni e di di biografia che è riportata e ovviamente per le domande Chiellini si inseriscono tra le righe non solo mano a mano che si leggono le informazioni dati i numeri Ma anche i cavilli di dove abitava cosa faceva commi svolge per la propria vita che piano lavorarci tutti questi dati che sembrano molto molto dettagliati alla fine fanno capire il profilo di personaggio di cui parliamo quindi questo livello sicuramente da riconoscere così come le domande che ci poni e che avvertiamo nel testo e che probabilmente sono rimangono col punto interrogativo alla fine della lettura ma ci costringono ad affrontare forse non tanto una questione legale quanto una questione morale Sulla storia del Paese sulle responsabilità dell'Italia nel passaggio da un da un periodo all'altro Per quello che è il punto di osservazione che seguo seguo anche nel ruolo come o come unione credo che questo libro offre un'occasione di riflettere su una concatenazione tra quello che è la persona presidente della Corte Costituzionale il testo costituzionale che rappresenta e le questioni che Luís stesso doveva difendere o che il testo intende difendere chiedendo scisse quella è la Costituzione come quella stessa Costituzione poteva difendere quelle scelte o quelle operazioni fatte dall'uomo che rappresenta quella corte quindi forse può sembrare un po'tautologico Però il percorso personale testo testo che difende che tipo di persona quali azioni credo che emerge ben chiaro dal dal da questo libro Allora a livello di comunità ebraiche unione o le questioni che ci troviamo ad affrontare direi quasi quotidianamente Rispetto al testo e quindi rispetto alle alle vicende sono alcune il lei accenna e poi magari avremo modo di di approfondirle o chi chi esperto volentieri offre la risposta Una questione e quella del bilanciamento delle libertà costituzionali è chiaro che il testo è una grande conquista e la repubblica afferma queste libertà e penso che tutti noi posizionandosi Psicologicamente mentalmente nel giorno dopo l'emanazione e la la vigenza della Costituzione Pensiamo di dover difendere strenuamente quelle libertà ma quando vediamo che la realtà si dipana in un certo modo Forse dobbiamo avere il coraggio di chiederci cosa vuol dire attuare le libertà e mi riferisco in particolare a libertà di espressione del parere che vediamo difesa giustamente difesa metto un punto interrogativo da magistrature che in nome di queste libertà Anche se è una piattaforma come Facebook decide di togliere un determinato posto un determinato intervento Di di contenuto veramente di odio molto esplicito viene ordinato di non chiudere quel profilo di riattivare quell'account Twitter e di non di non proibire ovviamente di non limitare questa tipi questo tipo di libertà Così come libertà di di assembramento libertà di manifestazioni e di e di creare occasioni dove si rappresenta in maniera aggregata forte una determinata posizione ci troviamo gruppi che in nome di questa libertà Esplicita no oggi ho nostalgia per il regime nazifascista o per il fascismo Cerimonie molto chiare molto esplicite ma queste non sono considerate reato anzi non solo non sono considerate reato un sacco di apologia del fascismo Ma sono considerate da tutelare e quindi da non proibire assolutamente libertà di stampa quando ci troviamo in edicola è online libri come il Mein Kampf o I Protocolli dei Savi di Sion Allora noi viene da chiedere dobbiamo noi ebrei chiedere di vietare possiamo noi che abbiamo preteso anche noi queste libertà alzare la voce e dire Forse bisogna ripensare questo il cui libro e come vengono affinché usate queste libertà questo è un tema la seconda cosa mi interessava capire e nelle statistiche della corte Quante sentenze si sono su questioni di razzismo antisemitismo questo tema della libertà e se è stata fatto un ragionamento di di orientamento giurisprudenziale della Corte Su questo specifico tema non penso che l'abbia fatto Azzariti magari da da dal quarantasette ad oggi che tipo di di situazioni si sono presentate all'acqua se e quali si sono presentate Credo che questo questo approfondimento della figura di Azzariti e il tipo di di non è alla fine il processo di epurazione che è stato fatto all'indomani della della guerra e con la liberazione e istanti silenzi che sono rimasti deve andare di pari passo con i processi non celebrati e quello che mentre per determinati crimini terribili o personaggi terribili sono subito è stato redatto l'elenco di chi veniva cercato cacciato su personaggi di questo tipo Non so quanto sia riflettuto un un concetto di di processo e anche su questo penso che l'Italia debba fare i conti con il proprio passato mi fermo qui con queste riflessioni iniziali Grazie grazie mille In effetti sono molte le domande che un personaggio paradigmatico come Azzariti pone all'Ettore alla coscienza di tutti gli italiani io direi di fare un giro di tavolo e passare la parola direttamente a Miguel Gotor se d'accordo e poi E poi semmai rispondere alle domande che vengono poste Grazie Se non fosse d'accordo si aprirebbe un problema diciamo però sono molto d'accordo sono contento contento di essere di essere qui per presentare un bel libro che vi consiglio di andare a comprare Non è difficile farlo siamo accanto a una libreria ed è un libro anche che vi consiglio di regalare Magare magari a degli amici dei dei ragazzi insomma che si stanno affacciando agli studi che stanno scegliendo di fare giurisprudenza Che vogliono poi fare Gli avvocati oppure entrare a far parte di una scuola che la scuola dell'alta burocrazia nelle diverse sedi di questo Paese tra i ministeri parlamenti Palazzo Chigi prossimi legate questo libro di fatto un regalo importante perché mi insegnate a capire che possiamo aviere le vite di successo Più belle possibili Ma c'è sempre un punto da non perdere che è il rapporto con la coscienza morale quella civile E se questo punto si perde anche a distanza di trenta quaranta cinquanta sessanta settanta anni dei fatti La comunità nazionale che è servito come gran commis d'Etat Può venire a renderti conto Per la tua e senza Duomo Io veramente non riesco a immaginare se Azzariti Abbia mai potuto in pensare nella sua vita che nel due mila e ventidue Veniva ricordato da questo libro come lo stiamo ricordando secondo me no Cioè bisogna avere quando si vive anche rispetto per il futuro che ci attende Che è sempre pieno di incognite di sorprese perché la storia non è mai qualcosa di fermo di immobile Ma in questi giorni ha colpito molto una foto che forse avete visto anche voi Una bambina di due anni che è tra le braccia di Salvator Allende Suo nonno Che poco dopo morirà sotto i colpi Del regime dei Binoche che Entrante Ecco tanti anni dopo quella bambina Capo delle forze armate che uccisero il nonno incivile E in questo momento e ministra della Difesa Decide democratico La storia si muove E la storia dà torto ed ha ragione E la vicenda di Azzariti nel suo nel suo piccolo perché poi sono in pochi A conoscerlo Importante del rivelatrice io credo di questo problema e l'autore ha il merito con grande acribia critica da ricercatore di averla Veramente messa a nudo E prova a dire cosa mette a nudo Vedete rispetto al fascismo Che è stata una cosa grossa importante che è durata oltre vent'anni in questo paese Da subito si sono affermate due grandi interpretazioni che poi sono state declinate in forme diverse nel corso della nella storia e insomma la prima è quella crociana Questi fascisti sono stati degli invasori degli degli Oss E il fascismo è stata una parentesi nella storia d'Italia Un fiume millenario che poi ha ripreso il suo corso Venuta meno Venuta meno quella deviazione A questa tesi si è contrapposta un'altra non meno militante altrettanto militante Non certo senso quella che fa del fascismo degli italiani Un dato Eterno Che può cambiare pelle ma sempre ripresentarsi Pasolini ad esempio ha molto insistito su questo tipo di lettura Orbene questo libro con la forza della storia cioè dell'analisi critica dal punto di vista storico Si colloca dentro questi due estremi interpretativi E in una qualche misura davvero paradossale che noi parliamo di Azzariti qui in una galleria che intitolato assurdi Perché Sordi come grande attore di cinema In diverse sue opere ha messo in mostra una maschera di italiano Che in qualche misura Azzariti ha ricordato e stiamo parlando di una persona che appartiene all'alta classe dirigente stiamo parlando di un tecnico Che ha una vocazione governativa Stiamo parlando di un competente si direbbe oggi E quindi in quanto tecnico in quanto competente rivendica Una propria autonomia Che gli consente di prescindere dal valore civile e morale delle proprie azioni e cioè del governo che serve E veramente questo Azzariti dalle pagine dell'autore un piccolissimo taglierà Che passa attraverso tre in realtà più regimi forse quattro a quarant'anni si distingue nella gabinetti ministeriali del governo Giolitti e quindi dell'Italia liberale si distingue perché appunto competente Di grande qualità scientifica Certamente di grande efficacia e capacità tecnica Ma anche di saper offrire delle soluzioni che interessano alla politica liberale del mille novecentoventi Ma Subito dopo arriva il fascismo Egli continua a essere tecnico A vocazione governativa e cambiato il governo E poco importa Se il governo è cambiato quel governo avrà certamente bisogno delle mie capacità della mia competenza e così è stato E svolge la sua carriera All'interno del regime fascista Trasformandosi in uno di quei In uno di quei i di quelle di quelle figure Che rispondevano alla triade che veniva richiesta al buon magistrato del regime fascista Fedeltà Silenzio E Adesione All'ordine Ma non è finita perché in questa sua corsa all'essere sempre e comunque Un un gran commi dettata Un SQL Server A prescindere da chi si serve Come sappiamo in ragione di cui oggi ne parliamo lo ha portato a diventare una delle figure simbolo che ha reso possibile L'abominio sì delle leggi razziali E lo ha fatto diventare capo del tribunale della razza perché perché competente perché si capisce Cioè rispondendo sempre alle stesse motivazioni e ragioni che l'avevano portato a diventare Capo di gabinetto ai tempo del ministero Giolitti Ma non è finita qui perché quando cadrà il regime noi avremo il governo Badoglio e il Governo Badoglio e realtà e e e probabilmente quello che lui ha pensato essere lattice Della sua a Vicenza Di fatto e d'emblée come scrive egli diventerà ministro E il governo Badoglio veramente è stato un tempo che l'Italia e gli italiani si sono dati Per cambiare casacca Un tempo di transizione che è servito a questo Paese alle classi dirigenti di questo Paese ma non solo guardate Anche al panettiere piuttosto che al macellaio Un tempo di attese di sospensione in cui non avevamo capito il vento dove stesse soffiando fino in fondo e quindi Appunto Era bene Era bene Avete quel tempio usare quel tempo Per mettersi a favore di vento non è un caso che qui forse abbiamo l'apice della carriera Della carriera di Del magistrato senza toga E però guardate ancora per questo i regimi sono di più quando c'è il timore e la paura E un'azione efficace del regime repubblichino Ecco Lui non è che viene perseguitato Un ricercato perché era stato badogliano Lunedì c'è il maître in quella mente a casa sua La pensione E poi e poi vince la Repubblica e poi viene la Democrazia e poi cambia nuovamente regime e lì inizia questa storia straordinarie miracolosa Che ci riporta la seconda questione del libro e mi taccio cioè la prima è il tema della continuità dello Stato a prescindere Da un da un ubi consistam di ordine civile e morale La seconda questione è il tema della epurazione mancata Su questo ha scritto pagine importante Claudio Pavone ad esempio Nella consapevolezza che in realtà queste epurazioni è mancata Proprio perché la magistratura che l'avrebbe dovuta applicare più di altri corpi e soggetti dello Stato ha resistito A che ci fosse una vera e propria discontinuità E questa questione guardate che non ha riguardo ora non ha interessato soltanto la magistratura Ma le principali burocrazia dello Stato La diplomazia ad esempio E in particolare e questo ha avuto degli esiti tragici nel nostro Paese E qui come dire mi permetto di dirlo con maggiore cognizione di causa Da studioso della storia d'Italia degli anni settanta Un'epurazione mancata è un eccezionale continuità dello Stato che ha riguardato le forze dell'ordine E che ha riguardato i servizi segreti Polizia Carabinieri I dati sono veramente impressionanti Se voi tirate una linea al mille novecentosessantanove Ad esempio e vi chiedete Quale storia avevano i vertici apicali Delle principali burocrazie La magistratura la polizia E i servizi segreti Che in quell'anno mille novecentosessantanove iniziarono A a dover affrontare un attacco molto forte l'attacco dello stragismo del ritorno del neofascismo Ecco voi scoprite che nome per nome Facendo una semplice pro sopra prosopopea figlia trovate gli stessi Nel sessantanove Che magari si trovavano ai vertici della loro carriera ed era una carriera che aveva già avuto inizio Negli anni trenta della seconda metà degli anni trenta e che già nella seconda metà degli anni Trenta avevano avuto ruoli di responsabilità cioè queste epurazione Non c'è stata Allora su questo siccome voi uno si chiede perché come mai Ci sono credo di responsabilità politiche di Alcide De Gasperi E di come Alcide De Gasperi Da presidente del Consiglio Ha affrontato questo problema E Queste epurazione mancata che quindi accomunasse Rovato La continuità dello Stato dello Stato tra repubblica Antifascista E regime fascista Questa questione è una questione che secondo me ha inciso non sulla per fortuna quantità Della democrazia che l'Italia vissuta Perché di quantità ne abbiamo vissuto a tanta per fortuna Dello grazie come l'ossigeno si aiuta a respirare Però ha inciso sulla sua qualità Questo sì Abbiamo avuto una determinata qualità della democrazia in questo Paese e questa qualità sarebbe potuta essere migliore e diversa Se Delle decisioni che non furono prese Quando dovevano esserlo lo fossero state Ad esempio il tema che non era possibile e non sarebbe dovuto essere possibile Che è un uomo che aveva avuto le responsabilità di Azzariti come capo responsabile tribunale della razza e chi aveva attraversato con con militanza travestita da neutralità del competente Perché poi anche competenti guardate sono competenti anche a travestire la loro militanza E anche i presunti terzisti Sono abili abilissimi ad occultare la propria militanza ecco non doveva essere possibile che li diventasse presidenza la Corte costituzionale Naturalmente tutto ciò pone oggi dei problemi che sono anche problemi politici Pati al due mila e quattordici è emerso un problema un problema un problema Azzariti Che il problema al fondo che questo libro Che è un libro io sono sicuro urticante un libro che dà fastidio I libri In realtà nascondono il loro contenuto poi lo lo devi leggere ma se uno regala questo libro fu può fare anche a determinate persone guardate che legava qualcosa di fastidioso Di fastidioso Che richiamano un nostro modo di essere italiani E torno ad Alberto Sordi alla sua maschera Eternamente sospesi da Francia e Spagna purché se magna E con un abito cinico Che siamo capacissimi di travestire di candore Dentro queste capacità si sono veramente consumati in questo Paese Delle terribili tragedie Come quella che noi oggi stiamo raccontando oggi nel giorno della memoria Noi stiamo raccontando una storia che è più lunga del ventisette gennaio è una storia che comincia con le leggi razziali del trentotto E con le catene di ipocrisia obbedienza zelo che hanno investito Ormai possiamo dire i nostri bisnonni o nonni In molti casi ipocrisia zelo Obbedienza Prima di coscienza E da questo punto di vista Azzariti si trasforma in una maschera in un simbolo dal due mila e quattordici alcune città hanno come Napoli mi diceva hanno Cancellato strade dedicate in suo onore Continuiamo ad essere ipocriti e di conseguenza il busto Da presidente Della corte costituzionale Dal due mila e quattordici è andato il restauro Sono passati otto anni Sì siamo al due mila e ventidue non so come mai ma sono convinto che questo restauro durerà ancora Che significa non prendere posizione no Se voi andate chiudo alla Stampa di Torino Trovate la galleria dei direttori E non c'è Il direttore Degli anni Trenta sotto il regime fascista O almeno era così quando sono entrato alla stampa una volta una decina di anni fa non c'è c'è un vuoto Questo è particolarmente significativo è una scelta no che vuole comunicare Vedremo cosa avverrà Alla alla corte costituzionale rispetto a questo busto Vedremo se tornerà al suo posto o invece resterà vuoto o invece Sordi ci direbbe E tu di che sta in restauro dai perché sta in restauro aspetta non piatto posizione e andiamo avanti Questo libro ecco ci invita a riflettere sempre quando vogliamo andare avanti che serve coscienza morale che quella individuale di noi come persone e anche civile come comunità e come collettività Sono molto colpito e ringrazio molto l'assessore perché uno dei motivi per cui un editore decide di pubblicare un libro vuol dire Per rendere pubblica una voce che può fare discussione ora non per fare critiche ma se voi andate nelle librerie in questi giorni la colonnina dedicata al Giorno della memoria Contiene moltissimi libri molto interessanti naturalmente fondamentali riprese di catalogo che hanno fatto la Storia della Shoah Che hanno reso disponibili i dati che Non tutti conoscono e che comunque bisogna tenere disponibili ma esiste anche tutta una pubblicistica che è nata negli ultimi anni che è come dire un po'all'acqua di rose Carica di un certo tipo di emotività una visione Poetica del povero ebreo che è stato discriminato ma che però non ci chiama in causa non ci tira dentro per far vedere quali sono state le nostre responsabilità di italiani All'interno di quella tragedia Ecco quel tipo di pubblicistica facile civili Ci accarezza in qualche modo ci fa sentire buoni ci fa provare naturalmente Compassione per le vittime ma non ci tira dentro alla storia e dal mio punto di vista è un tipo di letteratura abbastanza inutile che era comunque non rende Giustizia a quello che è stato uno dei momenti più tragici che l'umanità abbia vissuto che è quello della Shoah Della quale l'Italia è stata protagonista in prima persona non siamo stati e questo è un messaggio così difficile da fare passare anche in Italia non siamo stati l'italiana brava gente che si è trovata per lo sfortunato lato dei cattivi tedeschi che hanno fatto delle cose terribili e allora per non essere da meno abbiamo dovuto farle anche noi non è andata così Noi eravamo in prima persona e lo eravamo nel profondo nella macchina stessa dello Stato per questo motivo pubblicare libri come questo è un atto di coraggio Tanci otto punto di vista dell'autore che dell'editore devo dire E ed è comunque un atto di responsabilità metterli in discussione perché devono essere dei libri che fanno male che tirano dentro le persone E che le fanno pensare fanno pensare ai loro genitori ai loro nonni a una discussione che fosse nelle famiglie non è mai avvenuta tra padri e figli ma dov'eri tu quando succedevano queste cose non tanti carnefici veri quelli con il fucile in mano che andavano ad ammazzare quanto la grande enorme massa di chi sapeva E ha lasciato correre forse come appunto Alberto Sordi ha più volte rappresentato nello schermo nei film che ha interpretato Bene io direi che è il momento di passare la parola l'autore che alla fine il responsabile di tutto questo Sentite Allora grazie a tutti anche da parte mia Per vedere di qui questa sera sempre una grande emozione per un autore quando comincia libro esce comincia a circolare vedere debuttano questa sera un po'il debutto di di questo libro e sono molto contento Tutti gli amici anche Dini non conosco vedervi qui presente stasera Ringrazio anche nei disegni e Miguel Gotor Per le parole non non di pragmatica che tutti voi avete ascoltato Adesso mi tocca un po'il compito di di provare a dire qualche altra parola rispetto a quelle utilizzate il libero Vorrei dirvi che presenti oggi pomeriggio ero ero in corta al lavoro un po'per lavoro un poco per il libero sto parlando con un giudice al quale appunto fatto omaggio Del volume di e Luís sfogliandolo ha fatto la domanda che realtà Più volte mi sono sentito fare Da quando questo libro sta cominciando a circolare la domanda è molto semplice Ma ma perché ma perché ha scritto questo libro Ed è una domanda che oggi ne è stata fatta in perfetta buona fede Con una quasi prive quasi una specie di ingenuità no cioè ma che storia è questa di cui non non so nulla se non che c'è un nome cui so collegare una carriera giudice costituzionale presidente costituzionale ma non non so che altro poi Potremmo rigirare la domanda che avevamo approfondirle dire ma perché voluto scrivere questo libro ecco realtà mi è stata fatta anche questa domanda ma perché voluto scrivere questo libro Alcune delle delle risposte sono sono state già anticipate dalle parole che abbiamo ascoltato prima Io vorrei dire questo che quando soprattutto si sta su un libro per molti anni Su un progetto più che un libero E inevitabile in qualche modo che c'è una sorta che calcetto conto avvengono sorta di quasi di simbiosi con il protagonista detto sta descrivendo sia che si tratti di una storia vera sia che si tratti di una storia inventata sia che si tratti di un saggio che si tratti di un romanzo in qualche modo l'autore Deve entrare in quella storia deve convivere col personaggio quindi voi dovete comprendere le anche l'imbarazzo Mino in in questo lungo periodo A dovermi confrontare più o meno quotidianamente con la figura di Gaetano Azzariti perché da un lato tu come autore lo devi descrivere in maniera più possibile vivida e quindi ti devi avvicinare a lui Devi entrare nella sua vita Ed immaginarla devi ricostruirla e dall'altro però in questo caso vorresti quasi allontanarti Più ti avvicini e più ai in alcuni momenti di scrivendo alcuni passaggi la variazione di di allontanarsi Che di anni sono fatto alla fine ecco io dire così Vuole volare introdurre questi tre elementi se dovessi definire Azzariti Come un animale dire che è un camaleonte e la cosa può sembrare banale ma in questo caso è veramente appropriata perché ha delle doti ha delle doti che sa coltivare essa affinare nel corso di tutta una carriera che dura quasi mezzo secolo guardate che non è non deve essere facile per niente mi sono chiesto io più volte leggendo le carte mettendo insieme i documenti e cercando di dargli una continuità riuscire ogni volta a resistere e a ritornare in in prima fila Senza dover dare spiegazioni dando spiegazioni che in qualche modo convincono che in qualche modo ti fanno passare alla alla al gradino successivo Se dovesse essere uno sportivo questo è l'esempio che mi son meno demente perché a me come a molti piace lo sport dire che sicuramente Azzariti è un campione olimpico O meglio non riempiono i Cocer uno che partecipa all'in piedi lì vince Basta vedere la sua carriera Concorso in magistratura primo Concorso da segretario amministrativo primo Concorso carriera amministrativa di altissimo vertice primo direttore dell'ufficio legislativo del ministero della giustizia dal mille novecentoventisette al mille novecentoquarantanove ventidue anni ininterrotti Arriva la Repubblica giudice costituzionale primo presidente della Corte costituzionale è sicuramente da questo punto di vista un vincente ha sicuramente molte qualità Ha sicuramente delle doti Che lo rendono giurista ma anche politico E amministratore e burocrate in tutti questi campi le arriva sempre prima Se fosse Un marchingegno allora zeri di per me rappresenta una macchina del tempo è una macchina del tempo a doppia velocità doppia direzione perché segue seguire Azzariti significa non soltanto seguire la storia di questo Paese che si forma Il Paese giolittiano L'arrivo del fascismo il cambiamento della del paese le strutture dello Stato in ventidue anni il Sierra arsi della dittatura E poi ancora La terra di mezzo come l'ha chiamata un Paese frastornato In rovina dopo la dittatura e dopo la guerra e poi ancora la ripubblicò la Repubblica giovanissima piena di incertezze piena di compromessi piena di dubbi di punti interrogativi perché guardate oggi non la guardiamo nel due mila ventidue ma guardare la Repubblica nel mille novecento cinquanta o cinquantadue o cinquantasei Avrebbe significato porsi tutta una serie di domande sul futuro della Repubblica Ma è Una macchina del tempo a doppia velocità perché non va soltanto in una direzione banche all'inverso in qualche modo perché guardare la vita di Azzariti ci permette di capire anche i chi siamo noi oggi e come è stato detto ci permette di comprendere questi forti elementi di continuità che ci sono non soltanto all'interno delle varie stagioni della Repubblica ma anche fra la Repubblica e tutto quello che c'era prima Quindi da questo punto di vista effettivamente ora da un punto di vista direi Storico saggistico ma anche narrativa Azzariti è una figura che seduce è una figura che seduce perché è un vincente perché attraverso la sua vita non riusciamo a costruire non soltanto quella delle istituzioni e degli apparati ma anche in un certo modo quella di un intero Paese Per cui ad esempio entrare negli anni del fascismo e vedere come la carriera di Azzariti sale in mano mano che scendono i diritti di libertà Colpisce E poi ti accorgi nel momento in cui vedi le carte di di piccole coincidenze che però ti illuminano Il giorno in cui in gazzetta ufficiale viene pubblicata l'epurazione dei magistrati che avevano provato a resistere al fascismo siamo nel mille novecento ventisette quell'anno in cui azeri diventa direttore dell'ufficio legislativo nello stesso giorno in cui in gazzetta ci va L'epurazione dei magistrati Ci entra anche la promozione del fratello di Azzariti a presidente di Corte d'Appello E quindi duca Vichy da questo particolari roventi Come Una una persona ma anche un clan una famiglia e una struttura riesce a trovare la sponda giusta e lo spazio giusto per diventare una figura sempre più importante Per quell'esempio mi sono chiesto ne tiene nel del del fascismo come come abbia potuto e io mi son convinto di questo che c'è una trasformazione in questa persona che magari all'inizio entra in quei gangli in quella struttura semplicemente perché a legittime aspirazioni di carriera E poi però qualcosa cambia ecco come ha detto l'assessore a un certo punto c'è qualcosa che si spinge e questo qualcosa che si spinge la coscienza morale Quando nel subito dopo guerra Azzariti come moltissimi atti viene sottoposto a procedimento ed epurazioni commissari cominciano a fargli le pulci e quindi il fascicolo di epurazioni si vedono le osservazioni e riflessioni Si vede anche la perplessità sì riesce quasi a intuire questi commissari che devono esprimersi e devono io devono farsi un giudizio di non farsi un'idea e a un certo punto vengono colpiti da da un piccolo indizio che anche per loro come per me che sono arrivato molti anni dopo è stato però illuminante Vanno a prendere un opuscolo di Azzariti di un suo discorso tenuto a Milano nel mille novecentoquarantadue Ora mille novecentoquarantadue e dopo il mille novecentotrentotto dopo il mille novecentotrentanove l'anno in cui l'Italia entra in guerra e l'anno in cui la guerra sta andando sempre peggio per l'Italia E l'hanno in cui ci sarà ci saranno sconfitte importanti dell'assegno E lo diceva più o meno alla fine di questo di questo periodo E se voi leggete quell'intervento che ha colpito me ma ancora prima come ha colpito il commissario per l'epurazione nacque un intervento Un intervento fascista dall'inizio alla fine è un intervento in cui non c'è più un semplice burocrati non c'è più un semplice Liberale che ha prestato la propria competenza a un regime dice proprio un un militante ciò militante che loda la guerra perché dice che finalmente ecco si dice ancora convinto che la guerra andrà bene perché il Duce ci guiderà la vittoria Lorda il dono delle fedi che le madri e le mogli italiane hanno fatto per la patria loro dato alla patria e poi entra nel tecnico perché vi è un giurista e dice siccome è chiamato per parlare del Codice civile del nuovo Codice Civile entrato in vigore quell'anno dice finalmente questo codice civile è un Codice moderno soprattutto perché ci permette di liberarci punti di mandare in soffitta l'idea del dell'uguaglianza A cosa si riferisce ma chiaramente si riferisce all'articolo uno del Codice civile Che oggi è formato da due commi ma a quel tempo ne aveva un terzo infine e questo terzo comma dice la capacità giuridica la capacità di agire si possono limitare in base alle leggi speciali leggi speciali sono gli unici razziste Quindi l'adesione a tutto tondo a quel sistema e poi questa frase che che subito ma colpito nel momento in cui si si sta scrivendo un libro a un certo punto arriva un momento in cui pensi già al titolo no non sei sei non sai se uscirà inediti libero e non sai Dove uscirà e non sai quando uscirà fra un certo punto capisci che hai trovato il titolo E il titolo è questo e se queste sono le parole di Azzariti sono però neanche belli da un punto di vista stilistico perché sono retoriche non sentite le il fervore la gloria sta parlando non di sessant'anni Sta parlando un uomo di sessanta anni sembra un giovane che sta partendo per il fronte Era totalmente coinvolto nel fascismo E poi c'è questa mia questa trasformazione Una prassi una trasformazione che ancora una volta dimostra la sua grande intelligenza la sua grande sagacia ma anche racconta di un Paese azzeri il da solo non si sarebbe potuto salvare nonostante tutte le sue competenze le sue qualità Non ce l'avete voluta fare tant'è che i commissari che pure vengono frenati da una serie di Cartier anonimi che cominciano ad arrivare alla commissione per l'epurazione che comincerà a costruire quello che ho chiamato il mito di Azzariti che sarà ripreso poi anni dopo nel nell'età della Repubblica E tuttavia i commissari alla fine si convincono che azzeri diva epurato perché la compila compromissione per un uomo che ha sussurrato a otto ministri fascisti della giustizia è troppo forte All'uomo che è stato presidente del tribunale della razza di cui fino adesso non abbiamo ancora parlato Apparentemente un piccolo granello ma in realtà secondo me fondamentale per capire cos'è stata la per quel la persecuzione in questo Paese le persecuzioni contro gli ebrei E quindi come se ne dicono che hai curato e tuttavia lui riesce a salvarsi questa è una storia molto italiana e italiana per tutto il sistema di convivenze di complicità i sodalizi che ci sono azzeri de uno ma è come è stato detto insieme a Luís transiterà in tantissimi Magistrati burocrati militari diplomatici Lui è una punta di diamante e quindi secondo me questa è una storia che meritava di essere di essere raccontata Ed è interessante anche come questa struttura di ieri di convivenza Si perpetua anche dopo Azzariti Nel mille novecentosessantacinque a Zelig e non c'è più è morto da quattro anni In Corte si fa un omaggio pubblico in Corte Costituzionale e il Presidente Il presidente di allora che Ambrosini fa un lungo discorso di Lodi Azzariti e io l'ho letto ma lungo discorso sì che sono più di venti cartelle guardate che a leggere dentina tre significa quasi un'ora di discorso E la cosa incredibile che in un'ora di discorso Ambrosini non utilizza mai la parola fascismo la parola fascismo non c'è mai sta descrivendo cinquant'anni di carriera di cui almeno ventidue passati sotto il fascismo e questa parola non viene mai pronunciata ovviamente non ce l'avrà mai la prole Brenon c'è ma la parola persecuzione c'è invece una ricostruzione che ne fa un alfiere dell'Italia liberale un difensore se non ci fosse stato lui le cose sarebbero andate anche peggio dice Ambrosini ecco la cosa interessante non solo per quello che dice e per quello che non dice Ma anche perché Ambrosini a sua volta è uno che devi ringraziare Azzariti perché e grazie a persone come anzi dediche Ambrosini anche lui si è potuto rigenerare nella Repubblica perché Ambrosini era uno che negli anni in cui Azzariti stava il ministro della Giustizia e faceva il Presidente il tribunale della razza Lui faceva il professore universitario e scriveva Articoli sulle diritto coloniale e la necessità di portare la civiltà verso Paesi che ne erano privi quindi discorsi razzisti Per questo penso che sia una storia molto italiana che ho provato che ho trovato a raccontare Che ci racconta appunto di questa Di questa continuità che lui ha rappresentato e adesso si adesso effettivamente un po'di curiosità di vedere come va a finire la storia nel senso che E forse anche adesso mi rendo conto che esso che libro esce anche un un libro che ha un uno spirito civico per così dire A me hanno fatto fanno han fatto quella domanda ma perché è scritto questo libro Forse adesso tra un po'arriverà il momento di rovesciare la domanda è domandare lettori ma tu che ne pensi di questo libro ora che lo ha eletto E quindi adesso vediamo insomma vediamo come va come fa il presidente Grazie Ecco sì non abbiamo scusate non abbiamo preso in considerazione dicevi giustamente Una delle questioni centrali del libro che che è quella che peraltro è presente nel sottotitolo la la la questione del tribunale della razza delle leggi razziali Che non sono ne è una apice della carriera di Azzariti né forse una delle parti fondamentali del suo della sua biografia però in qualche modo rappresentano una direzione nella direzione se vogliamo parcheggia le leggi razziste ovviamente sono la limitazione dei diritti I prodromi di una L'esecuzione feroce che poi andrà via via incrementando sia porterà a risultati che conosciamo Ma all'interno di questa obiezione viene istituito un tribunale per salvare gli amici degli amici sostanzialmente per perché ci si rende conto che in tutto questo castello giurisprudenziale che tendeva Eliminare dalla cittadinanza italiana una fetta importante della popolazione che erano gli ebrei peraltro una fetta importante anche dal punto di vista culturale la cultura italiana E la cultura perché la cultura ebraica italiana hanno dialogato per millenni e e questo ogni tentativo anche dal punto di vista veramente meramente culturale questa idea di poter fare a meno di un pezzo di se stessi per creare un'identità fittizia E e non sta in piedi di suo ma ed e ovviamente non poteva che portare a conclusioni nefaste ma pure all'interno di questo si cerca in qualsiasi rende conto presso le altre scuderie fasciste che però in questo modo si sta colpendo qualcuno che in realtà è amico di un amico e amico del Duce è amico di qualche gerarca si è Preso nella Rete qualche pesce grosso che invece in qualche modo bisogna salvare e quindi per salvare capra e cavoli si istituisce forse l'istituzione più paradossale del fascismo in assoluto Che nel tribunale della razza che in qualche modo cerca Di nascosto di salutare gli amici peraltro a a un prezzo molto nelle molto a Abbiamo un tempo per un secondo veloce giro di tavolo direi dopodiché credo che la Galleria debba chiudere che noi dobbiamo addirittura fatto sgomberare quindi io ricevere volentieri la parola Flash di riflessioni e un po'anche in risposta alle cose che abbiamo sentito sulla questione morale mitiche ha agganciato l'assessore cotto al mi viene in mente proprio la parte di Bibbia che abbiamo letto questa settimana che parla tra l'altro ci sono c'è la lettura dei dieci comandamenti ma ancora prima dei dieci comandamenti Il suocero di di Moshe che si chiama ittero lo vede molto stanco molto oberato e che passa tutta la giornata a ricevere a giudicare il popolo oltre che a fare il leader e allora all'epoca la separazione dei poteri non c'era perché era tutto accentrato su Mosè E trova il primo che propone il concetto di separazione di poteri e dice Moshe seguiti dei giudici ma come criterio non è soltanto la competenza di conoscere reggono che in realtà non era non è anche ancora state date Matti Moratti di Dio e la prima regola era il concetto morale per scegliere selezionare questi giudici che poi con un concetto di decentramento e decentramento non territoriale ma decentramento rispetto ai gruppi doveva essere applicato Sul Tribunale della razza mi viene in mente Non sono esperta di di diritto amministrativo ma mi viene in mente Che forse non doveva essere un tribunale in realtà quella era una commissione cioè la parola Tribunale gialli tabacco e Laura di qualcosa alto e autorevole ma in realtà era una commessi c'era una procedura la persona che non voleva che gli si applicassero quelle leggi che escludevano E quindi questa persona veniva purificata dalla razza ma due Non era proprio un tribunale perché non c'era tutta una procedura giudiziale all'interno di questo percorso e nell'aula del tribunale della razza che si trova presso la Cassazione del palazzo della Cassazione di Roma C'è una targa molto commovente Che è stata fissata all'ordine degli avvocati di Roma forse il primo ordini territoriale che ha dedicato un pensiero nell'immediato dopoguerra perché se non ricordo male datato quarantacinque c'è all'indomani immediatamente gli avvocati di Roma entra non li affiggono una targa diversa Ma e e quindi riscattando quella moralità di quel luogo che si chiama Tribunale e facendolo usare veramente come Aula Non giudiziaria ma di giustizia di giustizia che applica leggi che non è di legalità formale come è stato tutto quell'apparato di decreti leggi circolari e decretazione d'urgenza che nulla era urgente davvero a che fare con gli ebrei Tutto quell'apparato ben sappiamo che era una facciata di legalità per consentire tutto un processo persecutorio Ma dopo gli avvocati di Roma tutto si è fermato perché solo in questi ultimi anni abbiamo partecipato assieme a diversi ordini non solo di avvocati A dedicare una riflessione a coloro che sono stati espulsi dagli albi professionali cioè ci siamo arrivati nonna gli anni sessanta settanta come dire ok c'è il dopoguerra dobbiamo prendere fiato però poi adesso Cerri no siamo oltre il due mila venti Quindi ecco su questo credo che ancora c'è molto da fare ci sono ancora vuoti legislativi o incoerenze Nella ovviamente nella nel nel dichiarare le leggi razziali non razziste abrogate sì sono state abrogate formalmente ma sappiamo che ancora oggi menziona un tema quello delle benemerenze ma non entriamo adesso nel tecnicismo Ancora oggi si sono incoerenze nell'applicazione della legge che solo un pezzo abbiamo recuperato l'anno scorso Che è quello di non chiedere al lilla richiedente ebreo di dover dimostrare la persecuzione Perché se c'è una legge e l'Italia ha emanato una legge non può essere che sono io a dover dimostrare che quella legge mi è stata applicata Solo una comunicazioni le solo una comunicazione di servizio nel al termine del secondo giro l'autore glielo dico adesso indiretta andrà a fare il firma copie dentro dove c'è uno spazio che ci hanno gentilmente messo a disposizione Abbiamo fatto coi è qua dietro perfetto quindi come usa sì siccome d'invito a fare ci si presenta all'autore con il libro comprato possibilmente quindi Libreria per farselo firmare grazie mille Miguel Gotor grazie Possibilmente sono diventato assessore il quattro novembre di quest'anno ma questo libero mi fu chiesto di presentarlo Prima che la mia vita cambiasse l'autore lo sa bene E e ho accettato e il punto è che ho un fu lutto assolutamente Non solo che la presentazione restasse ma mi sono permesso indicare la casa editrice che si potesse fare il ventisette gennaio e l'idea è stata colta Perché a me faceva particolarmente piacere quando sono stato Investito in tutti i sensi semantici del termine da questo incarico mi faceva particolarmente piacere che in questa giornata che per me Per lei ce lo siamo detti prima è incominciata penso alle sei e mezza e non è ancora finita perché una giornata ricca e densa di impegni Su questa sera alle venti sarò al Palladium saremo allora al Palladium insieme dove c'è un appuntamento molto bello molto importante E Volevo che ci fosse questa parentesi Se volete anche al di fuori della ritualità e della cerimonia alita che inevitabilmente accompagna una giornata come questa che è codificata dalla legge Perché ripeto e ribadisco ero consapevole e lo sono stato tanto più dopo averlo letto Che questo libro era un cibo che fa perdere innocenza Che Era importante che se ne parlasse oggi l'ha detto molto bene l'autore questa è una storia italiana Un capo dello Stato come Francesco Cossiga ha scritto un libro dal titolo fulminante italiani sono sempre gli altri Noi abbiamo questa attitudine difensiva che ci porta ad attribuire determinati limiti vizio caratteristiche deteriori del nostro essere nazionale agli altri Un po'come l'erba del vicino è sempre più verde Questa storia è una storia italiana che riguarda noi italiani che racconta siamo Nori Ciascuno Quando la storia è trascorsa Ambirebbe a collocarsi dalla parte giusta del vento Però non funziona così E che sia stato Una persona come l'autore Cioè che lavora da dentro il sistema lavora la Corte costituzionale a me non colpisce e ha reso tutto ancora più interessante è il tarlo interno che interroga la struttura dell'albero Lui scopre questa storia nel dicembre del due mila e dodici Quando apprende che un giudice con un atto interno a ha chiesto ai suoi colleghi se fosse o non fosse il caso di rimuovere il busto dello illustre Presidente Azzariti E lo intercetta questa questione avete visto quanta proprietario spiegato che venti cartelle sono un'ora è una proprietà che è figlia dell'esperienza Boni scrive Scrive Ed è questo ne sono sicuro Scrive e quindi è de per altri e quindi deve sapere quanto durano le cose che si dicono E e lì che lì si apre la questione E lì E e inizia un viaggio solitario Nei ritagli di tempo immagino Che poi diventa una passione che poi diventa una ricerca questo libro in esergo dedicato agli archivisti I migliori complici degli storici E che poi diventa diventa vita pensiero dominante pensiero notturno ricerche l'editore Libero presentazione Firma copie ma è un percorso che è iniziato nel due mila e dodici Stiamo dicendo vent'anni fa Cioè ci vuole tempo Perché un tarlo Che e Sempre all'interno del sistema cioè della struttura dell'albero Abbia la libertà e il coraggio di interrogare Come fa questo libro l'identità di quell'albero Stiamo parlando di un Presidente dalla Corte costituzionale E su questo volevo concludere veramente lo dico almeno secondo me non basta l'indignazione Cioè guardate che anche l'indignazione soprattutto quella postuma rischia di diventare l'ennesima attitudine attraverso la quale noi siamo un popolo furbi Ossimo Capace di indignarsi sempre fuori dal tempo E mai quando il tempo dell'indignazione sarebbe quello giusto E anche qui io ci vedo un'arte italiana Che mi piaceva che fosse ricordata il ventisette gennaio Giorno della memoria Perché sentivo che era un ricordo irrituale Poco gradito E mi piaceva che in qualche misura come Assessorato alla cultura Potesse essere diciamo bagnato da una lacerto di istituzione Cerchiamo di indignarci quando costa farlo Quaranta cinquant'anni sessanta anni settanta anni dopo si va be'fa sempre bene ma E ha una sua facilità allora e qui che serve la storia critica Che non è uno strumento funzionale ad accendere la fiammella dell'indignazione Ora le che la storia richiede la più somma delle virtù Almeno questo ci ha insegnato blocchi che muore nel mille novecentoquarantaquattro dei più grandi storici del Novecento Perché ne quarantaquattro anzianotto anziché no decide di andare a difendere la Francia contro i nazisti la Francia invasa la storia richiede magnanimità Nel momento in cui formula Un suo giudizio Richiede pacatezza E richiede comprensione Che non è mai giustificazione E non è non è l'indignazione Il motore Che deve muovere il giudizio storico Almeno secondo me Non mi sorprende e chiudo che lui abbia detto Che se pensa a questa figura Pensa un camaleonte C'è una pagina bellissima che mi spiace di non aver portato di Indro Montanelli Indro Montanelli sta giornalismo italiano come Azzariti sta alla magistratura italiana Sua zia riti oggi siamo impietosi Su Montanelli conteniamo essere indulgenti Voglio chiedermi il perché E c'è questa pagina bellissima di Montanelli Che purtroppo non ho portato con me perché le mie giornate sono un po'confuse erano dieci righe quindici In Cluj spiega E dice eravamo la generazione dei Camaleonti mattina giro quando quando sono a casa stanotte Dice risente sta parlando di sé di se stesso io ho fatto parte della generazione dei Camaleonti Sono stato Fascista Quando era necessario essere fascista Sono stato antifascista quando era Necessario essere fascista il punto è che tendiamo un po'troppo spesso a far coincidere la necessità con l'utilità Con l'opportunità Ed è lì che la dimensione morale e civile del nostro agire Tende a sfumare E Sogniamo di essere leoni E invece in tanti momenti e in tanti passaggi della nostra stessa vita non sessanta anni fa oggi scegliamo di essere Camaleonti Piegati giunco che la piena passa Da un passaggio all'altro appunto Poi ci si trova dentro tragedie di cui non si è neppure consapevoli Neppure consapevoli allora e questo che io vorrei che oggi ventisette gennaio fosse ricordato Gli allievi questa mattina di fronte a dei ragazzi In uno spazio Che si chiama Casa della memoria e della Storia che oggi il Comune di Roma ha riaperto dopo aver restaurato E che si trova a Trastevere via San Francesco di Sales oggi gli allievi ci ha letto una lettera Che ha scritto ieri A una ragazza di Campiglia Marittima lo sapete è una notizia stamattina ero accanto a lei ha avuto il privilegio di vedere l'autografo e la sua mano tremolante che reggeva la lettera e che azione redatti sì Si paga fissi e il passaggio qual è stato il passaggio secondo me fulminanti di quella lettera Gli diceva Guarda che c'è una grandissima differenza Tra la persecuzione che ho subito io E quella che stai subendo tu e per la quale io ti manifesto a nome di tutti la più grande solidarietà E qual è questa differenza Che tu in questo momento può incutere della Dell'esecrazione pubblica della condanna Di ciò che è stato di ciò che è avvenuto La vicenda che qui raccontiamo oggi ventisette gennaio è terribile nella misura in cui Noi siamo stati perseguitati Dalla forza di una mano pubblica che chiamiamo Stato in nome della legge Ed è questo che rende la vicenda un abominio E questa storia qualcosa di terribile Azzariti si è trovato dentro questo meccanismo non era il vertice era una mano efficacissima pubblica che esercitava in forza di legge una pressione che ha assunto un carattere persecutorio terribile violentissimo Nei confronti e qui chiudo di altri cittadini italiani cittadini italiani Questo è il punto è questo il tema e allora dentro questo ventisette gennaio se secondo me ricordiamo questo aspetto ripeto alla Galleria Sordi Non è male e utile o comunque non è inutile che è già tanto grazie Lasciare le conclusioni all'autore brevemente per avere lo spazio fuori di allora molto brevemente Michele ci sarà bisogno di ripresentati libero qualche altra parte confronti perché Vorrei dire due o tre cose non di più molto velocemente la prima che per una serie di coincidenze ne presentiamo non coincidenze questo debbo il ventisette gennaio lo presentiamo in un luogo fisico che ammetta fra i palazzi di potere che Azzariti ha frequentato per cui alla vostra destra idealmente cioè la Corte costituzionale che c'è il Quirinale Alla vostra sinistra c'è il palazzo del governo e il Parlamento più o meno di uno di voi c'è il ministro il ministero della giustizia e c'è il ghetto ebraico sono tutti luoghi fisici che in qualche modo Azzariti fisicamente o idealmente a visitato o in cui è stato protagonista e che ne parliamo nel giorno che della memoria ma in un giorno in cui forse siamo alla vigilia dell'elezione del nuovo capo dello Stato anche mi sembra che sia da questo punto di vista simbolico perché oggi se pur con tutti i silenzi i compromessi su cui adesso voglio dire che ci portiamo dietro per fortuna Posso dire La cittadina ma anche da ebreo siamo in una in un paese democratico molto diverso da quello degli anni degli anni cinquanta e ancora prima E questa è la prima cosa che volevo dire la seconda è questa ho iniziato parlando di un raccontando un piccolo aneddoto che ha riguardato un giudice costituzionale vorrei chiudere con un altro piccolo aneddoto riguarda un altro giudice costituzionale Che ovviamente terremo nell'anonimato stavamo parlando appunto di Libero e della vicenda Una persona molto sensibile Come tutto il collegio pienamente democratico come tutto il collegio e a un certo punto le diceva certo deve essere stato deve essere stato veramente tremendo in quel periodo e poi mentre camminavamo si ferma e dice Per esempio il giuramento di fedeltà che hanno dovuto fare i professori universitari E il fatto che ci siano stati i professore nel sei ebrei espulsi Parlava come me realtà parlava se stesso e mi sono reso conto bene perché continuava e dice e diceva E certo che fai perdi il lavoro Lo fa il giuramento non lo fai certo dev'esser stato un band un bel dilemma ecco vedete come il tarlo il tarlo fu il tarlo funzione si mette in moto perché quelle persone Fanno la la controprova su se stesse insomma no e io credo che il fatto che abbia sentito da questo giudice porsi la domanda in maniera così sentita da un punto di vista personale così intimo mi ha fatto capire di quanto lui in quel momento fosse coinvolto nella vicenda che è un è un problema etico quindi l'ultima cosa che vorrei dire queste La coscienza morale che non si deve mai spegnere l'impegno di tutti in qualsiasi momento sia che si abbiano grandi responsabilità purché si abbia responsabilità quotidiani di piccolo conto insomma Un principio dell'etica ebraica e quella espresso nel nella mischia che in una parte del Talmud da un da questo maestro che si chiama Ras tartufo una persona molto semplice Molto umile che però ha detto una cosa che è rimasta da quel momento per sempre la cultura e dai che forse che può essere messa a disposizione di chiunque perché lui ha detto Tu non puoi pensare di cambiare il mondo non spetta a te cambiare il mondo ma non può neanche però sottrarre ti al al tuo compito ecco io penso che questa sia una un buon modo sia un buon modo di di parlare e di chiudere perché allora la star von insegna qualcosa che Azzariti non ha mai voluto comprendere grazie Diciamo che se dobbiamo Parlare come come come Esopo questa è una storia diciamo è il tarlo e i Camaleonti Lo zoo dentro il quale siamo lui è il tarlo era già un

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