Nato nel 1982, è stato il primo stabilimento in Italia dove Barilla ha delocalizzato al di fuori del comprensorio di Parma la produzione di pani, biscotti&co. Per festeggiare i suoi primi 40 anni, il plant di Ascoli Piceno si (e ci) “regala” un importante investimento per produrre una nuova merenda che va ad aggiungersi alle 31 tipologie di prodotti da forno attualmente lavorati: le Tartelle Cuor di Mela Mulino Bianco. In produzione a partire da giugno, la nuova tortina con frolla, pan di spagna e confettura di mele 100% italiane andrà ad arricchire la gamma dedicata alla prima colazione. “Il successo di questo stabilimento è iniziato l’estate del 1982, grazie alla visione di Pietro Barilla, al sostegno dell’Azienda e alla fiducia delle persone che hanno lavorato e lavorano qui, persone che hanno sempre risposto con un grande senso del lavoro e di appartenenza al Gruppo – dichiara Alejandro Murillas, Direttore dello Stabilimento di Ascoli Piceno del Gruppo Barilla – Siamo davvero orgogliosi di questi primi 40 anni di storia e guardiamo al futuro con fiducia impegnandoci in ulteriori innovazioni e investimenti, come ad esempio l’ultima novità: le Tartelle Cuor di Mela di Mulino Bianco”. IL PLANT INTERAMENTE DEDICATO AI PRODOTTI DA FORNO E AMICO DELL’AMBIENTE I numeri dello stabilimento di Ascoli Piceno sono incredibili e rendono l’idea di quanto sia strategico per il Gruppo Barilla: qui ogni giorno vengono sfornati più di 230 mila pani, oltre 3 milioni di biscotti e circa 2 milioni di merende, per un totale pari a 37 mila tonnellate di prodotto l’anno. In questo luogo hanno visto la luce alcune delle referenze Mulino Bianco più amate di sempre, come i Baiocchi. Ma ad Ascoli Piceno c’è molto di più. Parliamo di un sito produttivo da sempre all'avanguardia nella sicurezza, con milioni di verifiche quotidiane su materie prime e processi produttivi (un sensore 3D controlla le Crostatine al ritmo di 11 pezzi al secondo), dove c’è un’attenzione crescente sull’impatto delle sue attività sul Pianeta: negli ultimi 5 anni, infatti, le emissioni di CO 2 sono state ridotte dell’11% e i consumi totali di acqua del 39,5%. UN LUOGO DI LAVORO DOVE LE PERSONE SONO AL CENTRO La storia dello stabilimento Barilla di Ascoli Piceno è soprattutto la storia delle sue persone: in questo stabilimento simbolo di resilienza, che ha saputo rialzarsi dopo la violenta alluvione del 2011, lavorano circa 200 persone. È in atto nel sito produttivo di Ascoli Piceno un graduale “passaggio di consegne” tra le persone che hanno dedicato la loro intera vita professionale allo stabilimento e i più giovani, con una crescente percentuale di personale femminile, che è stato progressivamente e stabilmente inserito (dal 2018 sono state effettuate 80 assunzioni a tempo indeterminato). Il plant è poi particolarmente attento alla valorizzazione e inclusione della diversità, grazie alle iniziative del suo gruppo ERG dedicato, sul territorio, a promuovere attività per coinvolgere le persone disabili in attività sportive promosse dal Gruppo.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 01-07-2022 alle 10:47 sul giornale del 02 luglio 2022 - 300 letture
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